Il Coordinamento della Rete contro l’odio analizza il linguaggio polarizzante utilizzato dalle istituzioni politiche
Una spaventosa normalità
“Zecche rosse, comunisti, delinquenti, criminali da centro sociale”. Dovremmo esserci abituati al linguaggio del Ministro Matteo Salvini, ormai. E non dovremmo più stupircene. L’insulto – anzi, l’incitamento all’odio – in politica paga, sempre di più. Non da oggi, certo. Ma oggi, come dimostra l’esito delle elezioni negli Stati Uniti, si ha l’impressione che qualsiasi limite sia...