La Rete saluta con soddisfazione e fiducia la nuova calendarizzazione per l’istituzione di una Commissione nazionale per i diritti umani.
Redazione
Tutti gli articoli
Un (altro) pessimo segnale
La piattaforma Meta permetterà agli utenti e alle utenti di Facebook e di Instragram di pubblicare contenuti che invochino alla violenza e all’odio nei confronti dei russi e dei militari russi.
Ius scholae, verso la riforma della legge sulla cittadinanza
La Rete accoglie in modo positivo la notizia dell’adozione del testo che introduce il cosiddetto “ius scholae” come base di partenza per la tanto attesa riforma della legge sulla cittadinanza.
Comunicato per la pace
La Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e fenomeni d’odio si associa all’appello per la cessazione del conflitto in Ucraina.
Un dialogo continuo
Strutturati come un appuntamento periodico, dalla durata contenuta e dalla struttura agile, i Dialoghi in rete si sono rapidamente affermati come strumento di condivisione e di approfondimento.
Il ritorno delle “parole che feriscono”
Le riflessioni di Federico Faloppa, sui dati emersi dalla Mappa dell’Intolleranza 6.0, evidenziano la radicalizzazione dell’odio verso determinate categorie con un’impennata di “parole che feriscono”.
L’azione di contrasto all’hate speech della Commissione Europea
La Rete sostiene l’iniziativa proposta dalla Commissione europea per estendere la lista degli ‘euro-crimini’.
Antisemitismo italiano “a bassa intensità”
Permanere di pregiudizi e stereotipi per denigrare gli ebrei, allusioni o derisioni che diventano mainstream, attacchi anche fisici. Come rispondere, secondo l’indagine qualitativa svolta dall’Osservatorio antisemitismo del CDEC
Più empatia e leggi contro l’hate speech
Il legame tra parole e crimini d’odio e gli attacchi a persone con disabilità rivelano la necessità di nuove leggi e sguardo empatico per combattere l’hate speech.
A Perdita d’Odio. Per costruire una nuova narrazione
Il progetto “A Perdita d’Odio” di Emergency, in collaborazione con la Rete, si propone di ristabilire un confronto cooperativo attraverso un dialogo e la costruzione di una narrativa “altra”, in opposizione agli stereotipi fortemente radicalizzati.