Combattere la stigmatizzazione, costruire contro-narrazioni per promuovere il dialogo interculturale e la comprensione reciproca: questi sono gli obiettivi della campagna online Words Are Stones, un progetto sostenuto dal programma Europe for Citizens che mira a coinvolgere gli attivisti delle ONG e i cittadini europei nel contrastare l’attuale processo di legittimazione culturale, sociale, politica e mediatica del razzismo e della xenofobia nel dibattito politico e pubblico.
Il progetto – coordinato da Lunaria (Italia) in collaborazione con Antigone (Grecia), SOS Racisme (Spagna), Grenzenlos (Austria), Adice (Francia) e Kisa (Cipro) – mira a:
- Analizzare i discorsi politici che esacerbano la xenofobia, l’intolleranza e le discriminazioni contro migranti, rifugiati e minoranze che attraversano il dibattito pubblico;
- Fornire alle organizzazioni della società civile, ai cittadini e alle istituzioni europee la capacità di prevenire e rispondere ai discorsi di odio, grazie all’organizzazione di incontri nazionali ed europei di attivisti e cittadini;
- Coinvolgere i giovani europei in campagne di contrasto all’odio, in particolare quelle rivolte agli immigrati, i rifugiati e le minoranze, grazie alla produzione e diffusione di contro-narrazioni innovative, attraverso 1 manuale, la realizzazione di 5 brevi video-clip e l’apertura della pagina web del progetto “Words are stones”;
- Sensibilizzare i politici europei e promuovere il dialogo interculturale, la tutela dei diritti umani e una pacifica convivenza tra cittadini e persone provenienti da altri paesi, attraverso una campagna di comunicazione.
Tra i primi passi del progetto, vi è stata l’analisi del discorso e del dibattito politico nei 6 paesi di riferimento (Italia, Spagna, Francia, Austria, Cipro e Grecia), in vista delle elezioni europee del 2019.
L’analisi ha portato all’individuazione delle categorie più soggette a discorsi d’odio in ciascun stato, individuando anche tematiche comuni a tutti e 6 i paesi. I risultati e le considerazioni emerse sono state raccolte in un Report Internazionale.
L’8 gennaio 2020 ha preso il via la campagna comunicativa, con 5 brevi videoclip di poco più di un minuto, realizzati da Stefano Argentero (regia e animazione) Juri Fantigrossi (fotografia e montaggio), Fabio Fortunato (tecnico di registrazione) e Riccardo Pieretti (doppiaggio) con la tecnica dell’animazione di plastilina in stop-motion.
Le clip vedono protagonisti due ragazzi abituati ad esprimersi con violenza e mostrano come nel quotidiano ognuno di noi si può imbattere in discorsi di odio e come sia facile, soprattutto per i giovani, assuefarsi a certi termini violenti e dimenticare che le parole pesano davvero più delle pietre.