Nexus. Breve storia delle reti di informazione, dall’età della pietra all’IA di Yuval Noah Harari, Bompiani Editore, pagg. 612, €24, 70
Yuval Noah Harari
Harari, storico, filosofo e saggista, insegna World History presso l’Università Ebraica di Gerusalemme. È uno dei più originali studiosi contemporanei, autore di memorabili saggi sulla storia e l’evoluzione dell’uomo, e tra i primi a tracciare limiti, pericoli e confini del digitale. Sua, l’intuizione dell’avvento dell’antropocene grazie alla capacità umana di raccontare storie per tramandare e condividere la memoria. Tra i saggi diventati best seller, Sapiens, da animali a dei; Homo deus; 21 lezioni per il XXI secolo. Con Nexus, Harari approfondisce il tema dell’informazione e della sua evoluzione nel corso della storia umana, mettendo in luce le sfide etiche e sociali rappresentate dall’avvento dell’intelligenza artificiale.
L’alba
L’origine delle prime reti di comunicazione, dal linguaggio alle prime forme di trasmissione delle conoscenze, è stata fondamentale per la sopravvivenza umana. “La comunicazione non era solo una questione di scambio di informazioni, ma divenne una forma primordiale di costruzione del potere.” L’autore mostra che le basi delle relazioni sociali si sono formate attraverso la condivisione di informazioni.
Scienza e religione
Le religioni sono reti globali che hanno unito le società. Attraverso i miti che si sono strutturati in credenze, le comunità hanno potuto costruire identità collettive, ma anche giustificare strutture di potere. La scienza, però, “ha permesso di sviluppare nuove reti di conoscenza, sostituendo il mito con l’evidenza.” Il sapere scientifico è quindi strumento di dominio, in grado di modificare la società.
Una connessione che divide
“Le stesse reti che ci connettono possono anche dividerci profondamente.” Le piattaforme digitali hanno una grande influenza sulle opinioni e sulle dinamiche sociali, motivo per cui Harari mette in guardia sui rischi di polarizzazione della disinformazione.
L’ascesa dell’IA
Harari affronta le implicazioni dell’Intelligenza Artificiale nel panorama informativo. Esplora come l’IA possa alterare i processi decisionali e la percezione della realtà. “Rischia di superare l’essere umano come epicentro delle reti di potere,” avverte, invitando a riflessioni etiche su chi controlla l’informazione in un futuro dominato dalla tecnologia. E si chiede: come si può preservare la verità e l’integrità dell’informazione in un mondo complesso e interconnesso?