La tesi della Dott.ssa Francesca Nieddu dal titolo “Profili penali della propaganda dell’odio. Un approccio multidisciplinare” analizza la propaganda razzista attraverso un approccio storico e criminologico, nonché le sue implicazioni giuridiche e costituzionali.
La propaganda razzista ha una lunga storia, che risale al Tribunale di Norimberga e al caso emblematico di Julius Streicher, il quale utilizzava il giornale “Der Stürmer” per diffondere antisemitismo tra la popolazione tedesca. Un esempio storico che dimostra come la propaganda possa condizionare la mentalità di un intero popolo e orientarne le condotte.
La tesi si concentra anche sull’evoluzione moderna della propaganda razzista, in particolare sul discorso dell’odio o hate speech, e sulla complessa questione dell’intervento penale per contrastarla. La giurisprudenza, infatti, ha riconosciuto che la libertà di manifestazione del pensiero non è assoluta, ma deve essere coordinata con altri valori costituzionali, come la pari dignità e l’uguaglianza di tutte le persone senza discriminazioni di razza.
Un aspetto innovativo della tesi riguarda l’idea della “pena come terapia”, che propone misure alternative alla pena detentiva tradizionale, come incontri con il diverso, funzionali al superamento dell’odio e della paura. Delle pene che mirino a rieducare piuttosto che punire, contribuendo alla riduzione del pregiudizio e alla promozione della coesione sociale.
Per ulteriori approfondimenti, consulta la tesi completa!