Oggi, 8 aprile, è la Giornata internazionale dei Rom, Sinti e Camminanti, una data importante per riconoscere e valorizzare le storie e le culture di queste comunità, ancora oggi bersaglio di pregiudizi e discriminazioni.
Promuovere la conoscenza è uno strumento essenziale nella lotta contro l’odio e contro le narrazioni tossiche che alimentano stereotipi e pregiudizi. Leggere le loro storie, raccontate da chi le vive o da chi le ha studiate con rispetto e profondità, ci permette di superare narrazioni distorte e costruire una comprensione autentica.
Per questo, abbiamo selezionato alcuni libri che offrono punti di vista diretti e approfonditi: letture preziose per avvicinarsi con consapevolezza a queste realtà troppo spesso marginalizzate e discriminate.
- Rom e Sinti. Dieci cose che dovresti sapere, di Gennaro Spinelli
Questo libro sfida gli stereotipi sulla cultura romaní, offrendo una guida accessibile e informativa sulla storia, la vita e le diversità di Rom e Sinti, scritta da una persona di questa comunità.
- Lacio Drom. Storia delle “classi speciali per zingari”, di Luca Bravi ed Eva Rizzin
Il volume racconta del progetto “Lacio Drom”, avviato nel 1965 per la scolarizzazione di minori rom e sinti in Italia, caratterizzato dalla costituzione di classi differenziali all’interno delle scuole statali italiane.
- Confini diamanti. Viaggio ai margini d’Europa, ospiti dei Rom, di Andrea Mochi Sismondi
Una coppia di italiani che, trasferendosi a Sutka in Macedonia, una municipalità rom, si immergono nella comunità, ribaltando il concetto di straniero e scoprendo una nuova visione della cultura e della vita, mentre affrontano pregiudizi e complessità.
- Mi chiamo Nako, di Guia Risari e Paolo D’Altan
Un capolavoro di illustrazione e poesia che narra la storia di Nako, un bambino rom, invitando lettori di tutte le età a esplorare sogni, sofferenze e tradizioni di una comunità spesso giudicata, ma poco conosciuta.
Leggi e condividi questi volumi per costruire una cultura del rispetto e dell’ascolto. Leggere è un atto contro i discorsi d’odio e diffondere queste storie è un gesto politico di solidarietà a sostegno di una comunità che merita di essere conosciuta e ascoltata.