Alessandra Rossi per il progetto “Effetto Farfalla, cambiamo le parole per cambiare il mondo”: Bullismo omotransfobico. Il modello Gay Help Line nel supporto a ragazzǝ LGBTQIA+
Un altro passo in avanti per il progetto “Effetto Farfalla, cambiamo le parole per cambiare il mondo”, che si pone l’obiettivo ultimo di rafforzare nei ragazzi dagli 11 ai 19 anni comportamenti positivi per contrastare le discriminazioni e promuovere il rispetto di tutte le diversità. Il quarto intervento del ciclo di seminari aperti al pubblico portati avanti dal progetto è stato tenuto da Alessandra Rossi, coordinatrice della Gay Help Line del Gay Center.
La relatrice, nel suo intervento del 3 aprile 2023, presso il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia (Università di Bologna), ha presentato il lavoro del Gay Center con un focus sulla Gay Help Line.
In particolare, Rossi inizia l’intervento in maniera interattiva attraverso la somministrazione di un questionario e dopo aver mostrato le parole delle vittime di bullismo omotransfobico, introduce e spiega tutti i termini tecnici necessari per la comprensione del fenomeno. In seguito, sottolinea l’importanza del linguaggio da utilizzare quando si trattano questi temi, il quale deve includere tutti i meccanismi di identificazione e tutte le identità, prestare attenzione a non ferire e tenere conto della convivenza di tutte le differenze.
A seguito dell’introduzione, la relatrice entra nel cuore del seminario parlando della relazione educativa, ovvero del supporto vero e proprio che GayCenter cerca di donare agli adolescentǝ LGBTQIA+. Per farlo, Rossi decide di mostrare un video toccante in cui si può notare un conflitto familiare nato da un bambino di sesso maschile che decide di indossare vestiti da donna, creando in un primo momento scompiglio nel padre, il quale alla fine accetta l’esplorazione dell’identità del figlio. Dal video si evince la necessità di uno sforzo collettivo per sviluppare da un lato strategie funzionali alla comprensione e all’accoglimento e dall’altro meccanismi di contrasto al bullismo omotransfobico, il quale trova terreno fertile specialmente nel contesto scolastico.
A questo proposito, la coordinatrice Gay Help Line racconta una storia realmente accaduta: la storia di Ilaria, una ragazza di 14 anni che dopo aver postato una foto sui social con la sua fidanzata è stata stigmatizzata, colpevolizzata e vittimizzata dal suo stesso istituto scolastico. In un primo momento, la scuola ha convocato le madri delle due ragazze per disincentivare la relazione e in seguito è stata addirittura coinvolta la polizia che avrebbe avuto il compito di insegnare ai giovanǝ l’uso corretto dei social media.
Proprio per evitare eventi di questo tipo, il Gay Center porta avanti diversi progetti in tali contesti (ad esempio Refuge LGBT+) col fine di mappare e indagare il fenomeno, far capire ai giovani la necessità di utilizzare un linguaggio inclusivo nella quotidianità e supportarli ed aiutarli ad affrontare difficoltà emotive ed affettive connesse a tali esperienze. Rimanendo in tema scuola, Alessandra Rossi racconta anche di tutte le difficoltà connesse all’autodeterminazione di genere per poi introdurre la Carriera Alias, un accordo di riservatezza tra scuola, studentǝ e famiglia con cui il ragazzǝ chiede di avvalersi di un nome di elezione ed essere denominato con un genere alternativo rispetto a quello assegnato.
Per concludere, Rossi ribadisce la necessità di un rafforzamento degli spazi sicuri, l’importanza del supporto della famiglia e della comunità nei confronti dei ragazzǝ LGBTQIA+ e ricorda della possibilità di utilizzare, in occasioni di discriminazione omotransfobica, le linee guida proposte da Gay Center.
Il seminario è stato introdotto e moderato da Elena Giacomelli (Università di Bologna), docente del corso Metodi e strumenti per il contrasto delle discriminazioni nell’era digitale, a cui sono afferenti i seminari del progetto Effetto Farfalla.
Guarda le anteprime del seminario qui sotto e per il video completo, clicca qui!
L’articolo è stato scritto da Valentina Maccabiani ed Elena Grassi, studentesse dell’Università di Bologna che frequentano il corso “Metodi e strumenti per il contrasto delle discriminazioni nell’era digitale”, promosso dal Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia nell’ambito del Progetto Effetto Farfalla, Progetto cofinanziato dall’ Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Il progetto Effetto Farfalla, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, prevede il coinvolgimento di numerosi i partner, tra cui anche soggetti di Rete: COSPE, AIDOS, Amnesty International, Emergency, Associazione Carta di Roma, Lunaria, Libera, Gay Center, Congi, Regione Toscana, Zaffiria, Università di Bologna.