Federico Faloppa per il progetto “Effetto Farfalla, cambiamo le parole per cambiare il mondo”: una prima definizione di Hate Speech
Un primo passo in avanti per il progetto “Effetto Farfalla, cambiamo le parole per cambiare il mondo”, che si pone l’obiettivo ultimo di rafforzare nei ragazzi dagli 11 ai 19 anni comportamenti positivi per contrastare le discriminazioni e promuovere il rispetto di tutte le diversità. Il primo ospite del ciclo di seminari aperti al pubblico portati avanti dal progetto è Federico Faloppa, professore di Linguistica all’Università di Reading (UK) e Coordinatore della Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio.
Faloppa, nel suo intervento del 6 marzo 2023 presso il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia (Università di Bologna), ha riflettuto sul peso delle parole e analizzato caratteristiche, problematiche e strumenti di risposta all’hate speech. Ha raccontato della difficoltà che si riscontra nella definizione di “discorso d’odio”, dei livelli che lo caratterizzano e dei tentativi di definire il concetto per circoscriverlo e individuarlo, grazie anche alla definizione delle cosiddette “variabili contestuali”.
Da linguista, Faloppa fa notare come alla base dei discorsi d’odio ci siano proprio il linguaggio e la morfologia, ricordando che in un contesto di hate speech, è importante tener conto delle dinamiche di ingiustizia discorsiva: chi è oggetto di discorsi d’odio, spesso non ha per difendersi lo stesso spazio discorsivo che detiene l’attaccante. Proseguendo, Faloppa racconta delle diverse articolazioni di odio, dei suoi tipi di espressione e delle sue nuove forme, della relazione che si instaura tra vittima e odiatore e del loro profiling, delle forme implicite e manipolatorie dei discorsi d’odio e della loro trasposizione online.
Per concludere, il Professore apre gli occhi su un tema fondamentale, donandoci speranza: quando parliamo di hate speech, non parliamo di una dinamica individuale ma di una vera e propria questione sociale, contrastabile “Facendo Rete”, insieme, attraverso la creazione di un fronte comune che diffonda e affermi un discorso libero dall’odio.
Il seminario, a cui hanno partecipato circa un centinaio di persone online e offline, è stato introdotto e moderato da Elena Giacomelli (Università di Bologna), docente del corso Metodi e strumenti per il contrasto delle discriminazioni nell’era digitale, a cui sono afferenti i seminari del progetto Effetto Farfalla.
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L’articolo è stato scritto da Valentina Maccabiani ed Elena Grassi, studentesse dell’Università di Bologna che frequentano il corso “Metodi e strumenti per il contrasto delle discriminazioni nell’era digitale”, promosso dal Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia nell’ambito del Progetto Effetto Farfalla, Progetto cofinanziato dall’ Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Il progetto Effetto Farfalla, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, prevede il coinvolgimento di numerosi i partner, tra cui anche soggetti di Rete: COSPE, AIDOS, Amnesty International, Emergency, Associazione Carta di Roma, Lunaria, Libera, Gay Center, Congi, Regione Toscana, Zaffiria, Università di Bologna.