a cura del Gruppo Advocacy
Alla luce della recente ripresentazione del Ddl Zan in Senato, la Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio esprime timore circa gli esiti del dialogo tra forze politiche, che potrebbero dar vita ad una legge priva di tutele ai diritti umani fondamentali.
Rinnovato il sostegno per l’approvazione in Senato del Ddl Zan, giova ricordare che quest’ultimo non aggiunge leggi o nuovi articoli di legge nel procedimento penale per punire il crimine d’odio ma introduce nuovi elementi di discriminazione che del crimine d’odio sono la base: “sesso, genere, orientamento sessuale e disabilità”.
A tal fine, il Gruppo Advocacy di Rete intende ripercorrere finalità e motivi del disegno di legge e sottoporre a disamina le critiche – giuridicamente senza fondamento – opposte al testo sin dal primo articolo.
Sfoglia la gallery, in basso!