Il 22 luglio 2011, sull’isola di Utoya l’estremista di destra Anders Behring Breivik uccise 69 giovani militanti del Partito Laburista Norvegese e ne ferì altr* 110. Una strage compiuta – avrebbe detto lo stesso Breivik al processo l’anno dopo – per mandare un “messaggio forte al popolo” e per fermare “una decostruzione della cultura norvegese per via dell’immigrazione in massa dei musulmani”. Una strage che nei discorsi d’odio aveva trovato il suo assurdo movente, e dei discorsi d’odio aveva fatto il suo atroce slogan.
Al ricordo delle giovani vittime di dieci anni fa – e grazie alle voci di giovani attivist* e studios* di oggi – è dedicato il prossimo webinar della serie “Dialoghi in Rete”, in programma per il 21 luglio alle ore 18:15.
Per non dimenticare ciò che successe a Utoya dieci anni fa. E per non dimenticare, con Utoya, fino a che punto può arrivare il crimine d’odio.
Interverranno:
- Debora Barletta, coordinatrice di No hate speech movement Italia;
- Leonardo Bianchi, News Editor per Vice Italia;
- Isabella Borrelli, attivista, Vice Presidente di Period Think Tank;
- Matteo Botto, pedagogista e studioso di suprematismo;
- Federico Faloppa, Coordinatore della Rete.
Sarà possibile seguire l’evento in diretta attraverso la pagina Facebook della Rete. Successivamente, il video e i materiali inerenti al webinar verranno resi disponibili sul sito della Rete, nella sezione “approfondimenti”.