Tutti nascono liberi e uguali in termini di dignità e diritti.
Anche la nostra Rete, oggi, vuole ribadire il suo impegno a contrastare le discriminazioni, i discorsi e i crimini d’odio basati su motivi di sesso, orientamento sessuale, genere e identità di genere. E a promuovere la cultura del diritto e il pieno esercizio dei diritti umani da parte di tutte le persone.
In tutto il mondo le persone LGBTI continuano a essere vittime di violenza, esclusione e discriminazione a causa del sesso, dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, reali o percepiti, o delle loro caratteristiche sessuali.
Con la pandemia di COVID-19 sono aumentati ancor più i livelli di violenza e discriminazione nei confronti delle persone LGBTI, anche per quanto riguarda la violenza domestica, l’incitamento all’odio online e offline e i reati generati dall’odio.
Inoltre, la pandemia ha comportato una riduzione dello spazio civico e un aumento degli arresti e delle detenzioni arbitrari, degli attacchi fisici e dei traumi psicologici per i difensori dei diritti umani che tutelano i diritti delle persone LGBTI.
Sono atti inaccettabili, e la nostra Rete ribadisce l’importanza e l’urgenza di porre fine alla loro impunità dotandosi di adeguati strumenti di prevenzione e di contrasto. Per questo si augura che il disegno di legge Zan possa essere finalmente discusso e approvato anche in Senato.
Per una cultura del diritto, e per garantire a tutte le persone i loro diritti, facciamo Rete!