Sguardi allo specchio è un progetto di contronarrazione di educazione alla diversità con l’obiettivo di contrastare le discriminazioni nei confronti degli stranieri, coordinato dall’Arci in partenariato con la Rete della Conoscenza e la Rete G2 – Seconde Generazioni e cofinanziato dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali).
Rivolta alle nuove generazioni, la campagna decostruisce gli stereotipi tradizionali e le credenze comuni basate non su dati reali ma sulla paura e sull’ignoranza. Credenze che portano indicare un capro espiatorio contro il quale rivolgere la propria rabbia e frustrazione, mentre i problemi reali, lasciati in secondo piano, non vengono affrontati.
Il progetto, realizzato nel 2019, ha coinvolto alcune classi di scuole medie e superiori nelle città di Torino, Bologna, Genova, Firenze, Roma, Bari e Palermo, che sono state guidate in un percorso di decostruzione di stereotipi e pregiudizi attraverso il pensiero critico.
La campagna di sensibilizzazione, oltre ad alcuni progetti multimediali, ha portato a creare un opuscolo, con l’obiettivo di fornire informazioni corrette e di sfatare i più diffusi luoghi comuni per mezzo di una contronarrazione che, sulla base di fatti e di dati oggettivi, smentisce i pregiudizi che più frequentemente portano alle discriminazioni contro gli stranieri.
Perché emigrare? Che differenza c’è tra migranti e rifugiati? Perché i migranti non prendono l’aereo? Quanto costa veramente l’accoglienza? Cosa fanno i cittadini stranieri in Italia? Ma è vero che siamo noi a mantenerli? Nella pubblicazione “Sguardi allo specchio” ci sono le risposte – spesso non scontate – a queste e a molte altre domande.