Il progetto “Stand Up for Victims”, promosso da COSPE e finanziato dall’Unione Europea, mira a contrastare il fenomeno dei crimini d’odio tramite il rafforzamento di una rete di associazioni e servizi pubblici, in Italia, Austria e Croazia.
Un crimine d’odio è un reato commesso contro una persona o una proprietà, motivato da pregiudizi basati su caratteristiche quali l’origine etnica/nazionale della vittima, il colore della pelle, la religione, la disabilità, l’orientamento sessuale o l’identità di genere. Gli episodi di odio possono o meno costituire atti criminali ma, in ogni caso, creano un ambiente sociale tossico che può essere foriero di ulteriori crimini e di una insicurezza diffusa.
Secondo un rapporto dell’OSCE, nel 2019 sono stati rilevati dalle autorità nazionali e associazioni della società civile quasi 2000 reati d’odio solo in Italia. Le vittime sono in prevalenza colpite a causa dell’etnia (60,1%), della religione (18%), dell’orientamento sessuale (13,5%) o perché con un qualche tipo di disabilità (7,2%) (OCSE, 2020).
A questo scenario si aggiunge la difficoltà delle vittime a denunciare questi episodi, sia a causa di una sfiducia generalizzata nei confronti delle istituzioni e degli organi di polizia, sia perché questi crimini vengono spesso percepiti come di minore importanza e quindi sminuiti di fronte alle vittime.
Il progetto “Stand Up for Victims” vuole contrastare questo fenomeno tramite il rafforzamento di una rete di associazioni e servizi pubblici che facilitino l’accesso ai servizi esistenti alle vittime dei crimini d’odio. Inoltre, il progetto mira a sviluppare da una parte la consapevolezza di avvocati, forze dell’ordine e altri professionisti che potrebbero entrare in contatto con le vittime (come insegnanti, assistenti sociali, attivisti, ecc.), e dall’altra la possibilità per le vittime di denunciare.
Lo scopo è quello di comprendere e affrontare le esigenze di chi subisce i crimini d’odio, promuovendo un percorso incentrato sulle vittime e rafforzando l’intera comunità anche attraverso campagne di sensibilizzazione. Punto di forza del progetto è la metodologia: “Stand Up For Victims” propone un cambiamento di prospettiva, in cui i diritti assumono un ruolo centrale. Un approccio in cui le vittime non sono più considerate soggetti “deboli”, “vulnerabili” e bisognosi di aiuto, ma soggetti capaci di esigere il rispetto e l’attuazione dei loro diritti. In questo modo sarà più facile che le vittime di odio denuncino questi crimini e che il fenomeno emerga e venga affrontato nella sua complessità.
ll progetto ha avuto inizio nel settembre 2020 e si concluderà ad agosto 2022. Vi partecipano, in ruolo di partner: COSEP (in quanto capofila), ZARA (Zivilcourage und Anti-Rassismus-Arbeit, Austria), Human Right House Zagreb, Amnesty International Sezione Italiana ONLUS, Consiglio Nazionale Forense, Associazione ALETEIA – Studi e ricerche giustizia riparativa e mediazione, WEISSER RING (Austria) e PZS (Croazia).